Il Sacro Crocifisso

Il Sacro Crocifisso Ligneo, con la sua espressione di dolore e di maestà, opera di autore ignoto risalente al XV secolo che oggi si venera con molta devozione, divenne il simbolo della confraternita e fu spesso portato in processione per le vie di Capranica per intercedere contro calamità che più volte si abbatterono sul nostro paese. 

Dal Febbraio 1891 all'Aprile del 1892 il Crocifisso fu tolto dall'altare per restaurare ed ornare l'altare e la cappella. Le due pitture laterali della cappella raffiguranti una apparizione della Santa Croce all'Imperatore Costantino e l'altra la SS. Divinità sono opera del pittore Luigi Fontana Romano celebre pittore della fine dell'Ottocento.

Nel 1933, per il XIX Centenario della Redenzione il SS. Crocifisso fu portato solennemente in processione il giorno 3 Maggio e da quella data restò riposto nel suo altare (tranne per un restauro eseguito nel 1961) sino al 6 Maggio 1984, quando a conclusione dell'Anno Santo straordinario proclamato da S.S. Giovanni Paolo II, fu portato solennemente in processione per Capranica seguendo il nuovo percorso per quartieri di Valle Santi, Sacro Cuore e Ruscelli.

Alla processione, accompagnata dal Vescovo Mons. Marcello ROSINA, hanno partecipato anche la Confraternita di Maria SS. Delle Grazie e quella del Santo Patrono San Terenziano.A ricordo di quella data e del nuovo percorso nei quartieri sopra citati l'Arciconfraternita eresse tre cappellette votive dedicate al SS. Crocifisso. Nel 1994 il Crocifisso è stato sottoposto ad un radicale restauro conservativo ad opera della Sovrintendenza dei Beni Storici e Culturali grazie all'interessamento del Dr. Alfredo Giacomazzi.


ISCRIZIONI CHE SI POSSONO LEGGERE DIETRO LA CROCE

CHE SORREGGE IL CROCEFISSO NELLA CAPPELLA DI S. GIOVANNI

IN CAPRANICA

1835
Die 2 may 1779 Sicut E Libro Societatis

Die 6 may 1779 Sicut E Libro Societatis

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Il giorno 23 Agosto 1837 questa Sacra Immagine di Gesù Crocefisso, fu portata processionalmente per Capranica e fuori ancora fino alla Madonna del Piano per ottenere la grazia di preservazione dal colera MORBUS che infestava alcune città vicine.

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 L’anno 1848 il di 8 Dicembre fu questa S.S. Immagine processionalmente portata fino alla Madonna del Piano essendo intervenute tutte le compagnie, magistrature e religiosi. La processione fu fatta a causa di un terribile inverno iniziato il 30 Novembre dello stesso anno.

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Negli anni 1862-63-64 si sviluppò una epidemia di febbre terzana quartana sub continua. Molti ne furono affetti per non dire quasi tutti, e non furono pochi quelli che vi morirono. Per ottenere dal Signore la cessazione delle febbri si portò in processione questa Sacra immagine il 5 Maggio anno medesimo 1864.

Rapporto dell’ordine vedi il libro della Confraternita pag. I.

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Il 12 Novembre 1869 questa Sacra immagine ritratta dal Sig. Domenico Franco da Filacciano fu calata e messa da Filippo di Giovanni, Francesco Morera e Antonio Bini, Massimo Pernella ed altri due nomi illeggibili.

Questa miracolosa Immagine del S.S. Crocefisso fu tolta dal suo posto per causa di restaurare ed ornare l’altare e la cappella nel mese di Febbraio 1891 ove si trovarono presenti: Antonio Palazzi, Luigi Nocchi,Filippo Petrucci fratello zelatore della Confraternita, e la detta Immagine fu rimessa al suo posto il giorno 9 Aprile 1892.

Oggi stesso il Professor Luigi Fontana Romano celebre pittore del nostro secolo compiva l’elegante lavoro dei quadri laterali della Cappella rappresentanti l’apparizione della S.S. Croce all’imperatore Costantino, e l’altro rappresentante la S.S. Divinità ed i due sportelli che chiudono la nicchia del S.S. Crocefisso.

L’ornato della Cappella fu eseguito dal Signor Nicola Ancilli.

Per cura del Sig. Camillo Petrucci Priore della Confraternita fu eseguito il detto lavoro e furono deputati ancora Giuseppe Porta, Francesco Crocicchia, Antonio Galeotti Cappellano. Presenti a rimettere la S.S. Immagine vi furono i fratelli Camillo Petrucci, Gaetano Bramini, Dott. Antonio Galeotti, Luigi Nocchi, Terenziano Marini, Basilio Petrucci Alfonso Petrangeli e Nicola Ancilli decoratore della detta Cappella.

Nell’Anno 1930 nel giorno 24 Aprile questa Sacra Immagine fu rimossa dalla sua nicchia per rivestire questa di velluto e completare così l’opera di arredamento della Cappella. Nello stesso anno, per iniziativa del Confratello Comm. Luigi Buzi Podestà di questo paese, l’Arciconfraternita del SS. Sacramento acquistava preziosi parati onde ornare l’altare maggiore per la solennità e magnificenza, fin dal 1929 era stato trasportato, così davano la festa in questo senso che pur sempre rimanendo esposta l’Immagine nel suo altare, I^ Cappella a destra per chi entri dalla porta principale tutte le funzioni vengono celebrate nell’altare maggiore, nel mezzo della apside nella quale campeggia in quel giorno una Croce di grandi dimensioni (ml. 5X3) costruita dal fratello Innamorati Andrea di Terenziano, luminosa per incastonamento in essa di numerose lampade elettriche.

La Sacra Immagine fu ricollocata al suo posto nel giorno 28 Aprile dello stesso anno essendo presenti: Straffi Luigi Priore dell’Arciconfraternita, Porta Nazzareno, Petrucci Basilio con i nipoti Camillo e Vincenzo Petrucci, Petrucci Antonio fu Domenico, Innamorati Andrea di Terenziano, Marini Pietro,Cintoli Agostino, Galeotti Pietro, Ravoni Cav. Alberto maresciallo dei Carabinieri, comandante questa stazione, Cavalieri Mariano di Giacomo, Barella Saverio, Dante Goffredo. Erano presenti: la Signora Maria Ferri in Petrucci, e la Sig.na Caterina Petrucci fu Camillo, priora della Congregazione femminile del S.S., Cavalieri Mariano fu Pietro e Petrucci Carlo di Nicola.

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L’Anno l933 XIX centenario della Redenzione, questa prodigiosa Immagine del S.S. Crocefisso,in occasione del 3 Maggio, annuale festa (Invenzione di S. Croce) fu portata in processione per le vie addobbate del paese con l’intervento di tutte le autorità religiose civili e politiche. Tutte le confraternite associazioni e rispettivi vessilli.

Il solenne avvenimento fu preceduto da un devoto triduo predicato da S.E. il Monsignor Antonio Videmari che pontificò il giorno della festa,in sostituzione del Vescovo Diocesano Monsignor Olivares legittimamente impedito.

La solenne processione in onore del S.S. Crocefisso era così composta: apriva il corteo un numeroso stuolo di fanciulli della V Comunione e i Crociatini del S.S. Sacramento bianco vestiti, le Confraternite del S.S. Salvatore, del Protettore S. Terenziano e di Maria SS. delle Grazie.

La Sacra lmmagine fu preceduta dal concerto cittadino, dal clero in pianeta rossa e dall’Arciprete in piviale, passò benedicente sotto ricco drappeggio per le vie del paese. Seguiva immediatamente il Vescovo Monsignor Videmari che sotto il ricco baldacchino della Confraternita portava la reliquia del legno di Santa Croce.

Raggiunta la Madonna del Piano il corteo sostava, e il Vescovo dopo eloquente discorso impartiva al popolo genuflesso la solenne benedizione. Riportava la Sacra Immagine nella colleggiata di S. Giovanni per la circostanza artisticamente addobbata e sfarzosamente illuminata dalla ditta Franchini di Roma con ricchi parati e numerosi lampadari a luce elettrica, veniva lasciata esposta alla venerazione del popolo per 15 giorni, veniva onorata con altro triduo predicato dal Vescovo Diocesano Monsignor Olivares.

La Chiesa rimase parata fino al giorno 21 Maggio e la solennità ebbe il suo epilogo con l’innalzamento di una Croce monumentale eretta in omaggio al Redentore. Oggi 15 Maggio dopo una solenne funzione consistente nell’esposizione del Legno della Croce, dalla recita di una devota preghiera al S.S. Crocefisso seguita dal canto del “Vexsilla” e del “Te Deum” e dalla benedizione, dopo un breve discorso dell’Arciprete, tutto il popolo radunato numerosissimo nel Sacro Tempio veniva ammesso al bacio dei Sacri Piedi di Gesù Crocefisso che subito dopo (alle ore 22,30) veniva riposto nella nicchia dell’Altare a Lui dedicata.

Don Luigi Arc. Persiani; Priore Staffi Luigi; I° Uff. Andrea Innamorati; 2° Uff. Galli Domenico; 3° Uff. Spaccia Sisto;4° Uff. Cenci Clemente. I deputati: Antonio Petrucci fu Domenico, Dante Giovanni fu Nicola, Basilio Petrucci. Fratelli presenti alla cerimonia: Porta Nazzareno fu Sebastiano, Fabbianesi Antonio, Cavalieri Mariano, Cavalieri Aldo di Mariano, Petrucci Vincenzo, Dante Goffredo, Alfredo Tufi, Colognola Luigi, Cangioli Mariano, Pietrini Giuseppe, sacrestano, Cavalieri Elio, Cavalieri Pietro, Tempesti Augusto, Chiasserini Giuseppe.

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Il 4 Ottobre 1961 per interessamento del Priore Dott. Antonio Buzi e dell’Amministrazione composta dal Vice Priore Porta Nazzareno, Ufficiali: Orsi Luciano, Calcagnini Umberto e D’Orazio Francesco. Sacrestani: Montini Giov.Battista e Pernella Massimo. Questa Immagine fu rimossa per essere restaurata, il lavoro fu affidato all’artista Renato Pistelli inviato dalla Sopraintendenza delle belle arti diligentemente ne curò il restauro coadiuvato dal giovane Crocicchia Salvatore. La ripresa dei colori fu affidata al pittore Sig. Crocicchia Mario.